L'illuminazione è responsabile di circa l'8,9% dei consumi totali di energia primaria del mondo, ed è causa dell'emissioni di circa 1.900 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera ogni anno.
La domanda di elettricità per l'illuminazione cresce annualmente di circa il 2,1%, e i consumi più elevati si registrano negli Stati Uniti e in Europa. Il settore residenziale e il commerciale sono responsabili di circa il 75% dei consumi elettrici totali per l'illuminazione, seguiti dal settore industriale con circa il 18%.
Mediamente, il residenziale è il settore che presenta la più bassa efficienza nell'illuminazione, stimata attorno a 20 lumen per Watt (lm/W) nel 2005. Il dato è molto al di sotto dell'efficienza degli altri settori: 50 lm/W per il commerciale, 80 lm/W per l'industria. Ciò è dovuto alla scarsa informazione dei "piccoli" consumatori che, generalmente, optano per l'acquisto di prodotti a basso costo e altamente inefficienti, come le tradizionali lampade ad incandescenza e le lampade alogene.
Le prime con appena 11-12 lm/W, sprecano oltre il 90% dell'energia elettrica dissipandola sotto forma di calore mentre quelle alogene possono arrivare a 20 lm/W, ma sono ancora molto poco efficienti se confrontate con le moderne lampade fluorescenti compatte (LFC) che hanno efficienza attorno a 60/70 lm/W.
A parità di illuminazione le LFC permettono di abbattere i consumi elettrici e le emissioni di gas serra dell'80% rispetto alle incandescenti.
Testo tratto da "Speciale lampadine ecologiche" - Comoli Ferrari
Per informazioni http://www.ramellafranco.it/
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